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Le tradizioni vanno rispettate, soprattutto nel giorno del matrimonio.

La tradizione dice che la sposa il giorno del suo matrimonio debba indossare qualcosa di blu, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato e qualcosa di nuovo; un rito scaramantico per portare fortuna alla coppia.

Questa tradizione nasce in Inghilterra in epoca Vittoriana, quindi molto antico, e cita: “something old, something new, something borrowed, something blue and a silver sixpence in your shoe” che letteralmente significa “qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu e una monetina da sei pence d’argento nella scarpa”.

Ma cosa simboleggia di preciso?

Qualcosa di blu

Indossare qualcosa di blu simboleggia l’amore duraturo e fedele, questo può essere presente nell’ outfit della sposa in molti modi, dalle scarpe alla giarrettiera o nel bouquet.

Qualcosa di vecchio

Simboleggia che i legami familiari e quello con gli amici non si rompono, ma solo si trasformano per adattarsi ad una nuova vita comune. Un accessorio che sia stato usato da qualcuno in famiglia, un oggetto d’eredità, o un pezzo sentimentale che rappresenta il passato della sposa. Può essere un gioiello di famiglia o di un elemento come il velo della sposa, che per tradizione familiare viene trasmesso da madre a figlia.

Qualcosa di prestato

Qualcosa di prestato da una persona cara alla sposa da indossare in quel giorno speciale, esso simboleggia l’affetto delle persone care che accompagnano la sposa nel passaggio da fidanzata a moglie.

Qualcosa di nuovo

Qualcosa di nuovo da indossare simboleggia la nuova vita che si sta intraprendendo per la futura vita coniugale. Questo può essere lo stesso abito da sposa scelto per il matrimonio o dalle scarpe o l’intimo.

Non chiamatele superstizioni, ma piuttosto rispetto delle tradizioni.

Sono piccoli dettagli tramandati di madre in figlia, tradizioni nate da vecchie credenze popolari, riti scaramantici e propiziatori derivanti da antiche leggende che però non vanno trascurati, a meno che non si voglia correre il rischio di solleticare la sfortuna!

Massimo Canfora, il tuo Fotografo Matrimonio

Sono tante le domande fastidiose, che potrebbe capitarvi di sentire, proprio durante il giorno delle nozze.

Secondo il galateo del matrimonio alcune domande potrebbero essere tanto fastidiose. Quando si è occupati, stressati e sotto pressione l’ultima cosa che gli sposi desiderano è non essere seccati soprattutto da un amico o un parente che dovrebbero invece capire la situazione.

Cosa non dovrebbe mai essere chiesto agli sposi il giorno delle nozze?

  1. Perché non avete invitato X al vostro matrimonio?

Il giorno del matrimonio ci sarà sicuramente qualcuno che chiederà perché non è stata invitata una persona al ricevimento. I casi sono due: o la persona di cui si parla non è stata invitata, oppure ha usato una scusa per non venire! In entrambi i casi gli sposi preferiscono non pensarci!

  1. Quanto è costato il matrimonio?

Sarà stato il padre della sposa? Saranno stati gli sposi da soli? Poco importa, i conti in tasca agli sposi meglio non farli mai, è una regola base del galateo del matrimonio! Chiedere agli sposi chi ha pagato il ricevimento o parte della festa è un atteggiamento davvero poco elegante, che può mettere in difficoltà la coppia che si sposa e le loro rispettive famiglie. Inoltre, questa curiosità non ha nessuna utilità ma è solo un semplice e comune pettegolezzo, niente più.

  1. Vi sposate, perché aspettate un bambino?

Queste domande di solito vengono fatte prima delle nozze e provengono dalla zietta che ormai non sperava più nel vostro matrimonio. Rispondete la verità: che vi sposate, perché siete una famiglia e vi amate. Tutto il resto poco conta.

  1. A quando i figli?

La domanda che più infastidisce è quella che più spesso viene realmente rivolta agli sposi. C’è sempre qualcuno che prima delle nozze, durante, o subito dopo chiede agli sposi quando hanno intenzione di far allargare la famiglia mettendo al mondo un bel bebè. Dare per scontato che chi si sposa voglia allargare la famiglia è un pensiero un po’ troppo retrò. Inoltre questa è una domanda che riguarda la sfera privata di una coppia!

  1. Siete sicuri di quello che avete fatto?

È vero esiste la formula durante la cerimonia che recita “se qualcuno se qualcuno a qualcosa da dire parli ora o taccia per sempre” ma le coppie il giorno del matrimonio sono nervose ed emozionate e non hanno bisogno che qualcuno instilli in loro dubbi.

Massimo Canfora, Fotografo Matrimonio

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Autunno, inverno, primavera ed estate: il segreto per essere impeccabile? Abbinare ad ogni periodo dell’anno il giusto bridal dress.

La scelta dell’abito da sposa e di tutti gli accessori che completeranno il look nuziale non è una cosa semplice. Per farlo è importante tener conto di molti aspetti, tra cui il periodo dell’anno in cui si svolgeranno le nozze. Inverno, primavera, estate e autunno: a ogni stagione i suoi modelli ideali.

Inverno

L’abito da sposa invernale è più elaborato: deve coprire senza però nascondere la bellezza. In questa stagione si prediligono stoffe più rigide e compatte come mikado in seta, broccato e taffetá, per protegger meglio dalle rigide temperature, in più sono quasi imprescindibili le maniche lunghe.

Tra i modelli più gettonati per questa stagione spicca il tradizionale abito da sposa principesco, ideale per marcare gli elementi più fiabeschi di un ricevimento invernale, ma sono altrettanto apprezzati gli abiti a sirena e i romantici scivolati.

Primavera

La Primavera con il suo clima mite e le giornate più lunghe. La possibilità di scelta in ambito di moda nuziale si moltiplica, dall’abito da sposa semplice a quello più elaborato. Organza, tulle e seta e chiffon garantiranno morbidezza e fluidità avvolgendo la silhouette con delicatezza.

Ideali per questo periodo dell’anno sono gli abiti da sposa a mezze maniche o con maniche a tulle o balloon, quest’ultime di grande tendenza tra i modelli di abito da sposa 2021. Le scollature sono più generose e le spalle scoperte.

Estate

Chi deciderà di sposarsi nei mesi più caldi dell’anno, prediligerà leggerezza e freschezza per questo è molto indicato l’abito da sposa in pizzo chantilly e rebrodé, per ricevimento dallo stile elegante, oppure il sangallo, ideale per uno stile più hippie chic.

In questa stagione potrete sbarazzarvi delle maniche, spostando l’attenzione su abiti con bustier e osando con scollature profonde su schiena e décolleté.

Autunno

In questo periodo dell’anno così magico e intenso per i suoi colori caldi e l’aria frizzante, è consigliabile scegliere tessuti leggermente più elaborati ma non necessariamente pesanti come quelli invernali, come ad esempio un mikado e cady, senza precludere la possibilità di continuare a indossare tulle e pizzo.

Scollature e maniche a illusione o tattoo, garantiscono romantiche trasparenze, che lasciano visibili spalle e schiena.

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Sposarsi a Settembre, il mese che saluta la frenetica stagione e dà il benvenuto all’arrivo di sapori e colori autunnali.

Chi ha detto che i matrimoni estivi sono necessariamente i migliori? Molti sposi detestano il caldo, le location stracolme, il divertimento a tutti i costi della stagione estiva. Un matrimonio autunnale, o a metà strada fra estate ed autunno, ha il suo fascino: i colori cambiano, la percezione delle giornate è totalmente diversa ed anche lo stato d’animo è differente.

Ma quali sono i vantaggi di scegliere di sposarsi a settembre?

  1. Il mese della rinascita, dei grandi inizi, della creatività… così come dell’inizio della vita insieme, della vita di coppia, del vostro percorso d’amore.
  2. L’abbronzatura non sarà ancora andata via.
  3. Risparmio, senza perdere in stile e glamour.
  4. Il clima mite di settembre regala temperature ideali per festeggiare senza rischiare di soffocare dal caldo. Si può pensare di organizzare i pranzi all’esterno della location, invece se si preferisce festeggiare di sera è più opportuno spostarsi nell’interno della struttura. Per chi ama le giornate ancora calde è meglio scegliere i primi giorni di settembre che regalano temperature molto simili a quelle del mese di Agosto.
  5. I tuoi invitati saranno più liberi di partecipare visto che saranno rientrati dalle ferie, rilassati e rigenerati.
  6. Differenti tipi di cerimonia: più intima in spiaggia (visto che saranno ormai semi vuote), più movimentata per delle nozze urban.
  7. Un matrimonio settembrino consente di giocare con i colori delle decorazioni, optando per tonalità autunnali calde ed avvolgenti.
  8. La decisione di sposarsi a settembre risulta una mossa strategica anche per la scelta della chiesa e della sala ricevimenti dei propri sogni. Le location più gettonate in molti casi sono meno richieste nel mese di Settembre, rispetto al mese di Agosto
  9. La sposa di settembre ha la possibilità di aggiungere degli accessori che valorizzano l’abito come un cappello, un fermaglio magari decorato con fiori settembrini o un copri spalle ricamato in pizzo o di perline, che regalano uno stile romantico e tradizionale senza essere scontato.
  10. Più destinazioni per il viaggio di nozze fra cui scegliere, dato che in piena estate molti paesi caraibici o africani sono da evitare come la peste, per il forte caldo.

Tradurre in immagini le emozioni che si provano nel giorno delle nozze non è una cosa semplice, catturare l’essenza di un sorriso, di uno sguardo o di un bacio è da veri professionisti. Se vi aspettate questo e tanto altro dal servizio fotografico delle vostre nozze, non dovete far altro che contattare Massimo Canfora.

Il matrimonio funziona, se c’è l’amore. Ma ci sono anche altri fattori che influenzano il buon andamento di una relazione coniugale.

L’amore non ha età, ma la scienza conferma che l’età giusta per sposarsi esiste davvero. Nonostante sposarsi giovani abbia i suoi vantaggi l’età media per il matrimonio continua a crescere, raggiungendo velocemente i 40, che si sa, sono i nuovi 30!

Ma quali sono i motivi per cui un’età sembra più adatta per convolare a nozze rispetto a un’altra?

20 anni

I 20 rappresentano gli anni di scoperta, di percorsi di studio, delle prime convivenze ed esperienze lavorative, anni dove l’idea di mettere su famiglia e assumere grandi responsabilità sembra ancora lontana.

Secondo certi studi però chi si sposa da giovane, tra i 26 e i 32 anni, ha meno probabilità di divorziare, ma perché? Il motivo risiederebbe proprio nel mix perfetto di energia giovanile e maturità. È l’età giusta per sposarsi con consapevolezza ma senza farsi sommergere dalle troppe informazioni, crescere ed esplorare il mondo insieme con grande vitalità senza necessariamente affrettarsi nel pensare a un figlio.

30 anni

Varcata la soglia dei 30 cresce la voglia di dare una svolta alla propria vita, e convivenza, matrimonio, un incarico lavorativo più importante o l’dea di mettere su famiglia, non fanno più così paura. In questa decade si raggiunge una maggior libertà economica, si è più maturi, ma ancora le routine e i modi di vedere non sono così radicati, ed è più facile adattarsi ai cambiamenti della vita e alle abitudini di un’altra persona.

40 anni

I 40, sono i nuovi 30. Nonostante si è più maturi e consapevoli delle proprie scelte, questo non significa che si vivrà con meno entusiasmo il giorno di nozze. Si è, magari, più liberi di rompere le regole e di creare una festa su misura: ogni decisione legata al matrimonio sarà davvero vostra, dalle bomboniere alla torta nuziale!

Over 50

L’amore può arrivare a 20 anni come ai cento: che sia la prima o la seconda volta, che sia l’epilogo di una lunga storia o la celebrazione di un nuovo amore, il matrimonio a quest’età assume un significato ancora più profondo e puro, perché l’unico desiderio di dichiarare al mondo quanto siete felici di condividere la vostra vita con la persona giusta al vostro fianco.

Che sia 20, 30 o 40, l’età a cui ti sposi non importa quando si tratta di scegliere il fotografo: tutti gli sposi sono accomunati dal desiderio di sentirsi sé stessi e liberi dalle pose forzate.

Lo studio fotografico di Massimo Canfora photography, grazie all’uso di uno stile di foto reportage, riuscirà ad offrirvi la possibilità di ricordare il vostro matrimonio come se fosse sempre ieri, vivendolo senza vincoli né stress, dove i tempi li dettate voi e le vostre emozioni, senza foto in posa ma solo tanto divertimento.

I matrimoni ripartono dal green pass, dal 15 giugno.

Il settore del wedding, fortemente penalizzato dalle chiusure legate all’emergenza sanitaria da coronavirus, deve attendere il 15 giugno per la ripartenza. Lo ha stabilito palazzo Chigi al termine della Cabina di regia sulle riaperture.

Finalmente, la data è arrivata, dopo che per settimane si sono rincorse le indiscrezioni sulla possibile riapertura: dal 15 giugno torneranno le feste di matrimonio, ma per partecipare all’evento servirà il green pass, vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Un giorno da favola, circondati dall’affetto dei propri cari ed amici, ma in totale sicurezza: sarà di nuovo possibile organizzare il giorno più bello della propria vita, rispettando i desideri degli sposi e degli invitati grazie alla Prassi di riferimento UNI/PdR 106 che illustra raccomandazioni e suggerimenti per ridurre il rischio di contagio da Covid 19.

Green pass per gli invitati

Gli invitati dovranno dimostrare di avere in tasca la certificazione verde. In pratica dovranno dimostrare di aver concluso il ciclo vaccinale (due dosi dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca o una di J&J), oppure di essere guariti dall’infezione da nuovo coronavirus con certificato rilasciato dalla Asl o dal medico di base) o di aver effettuato nelle 48 ore precedenti un tampone.

Feste consentite all’esterno e all’interno

Le feste, comprese quelle dopo cerimonie civili e religiose come i matrimoni e le prime comunioni, saranno consentite anche al chiuso, oltre che all’aperto. Sarà il Comitato tecnico scientifico (Cts) a definire il numero massimo di partecipanti per gli eventi all’aperto e per quelli al chiuso. Gli operatori sperano che non siano differenti, perché nel caso di pioggia per un evento programmato all’aperto, un differente numero di persone autorizzate potrebbe, ovviamente, creare disagi.

Per avere un quadro definito della situazione bisognerà attendere il decreto legge che il governo Draghi si appresta a varare in Consiglio dei ministri, ma in generale sarà il Comitato tecnico scientifico a decidere i parametri di sicurezza.

Matrimoni all’estero

All’estero matrimoni ed eventi privati sono già ripresi, con alcune limitazioni temporanee: in Portogallo dal 1° maggio con capienza massima al 50%, in Francia dal 17 maggio con capienza al 35%. In molte regioni spagnole già da giorni e senza limitazioni.

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C’è chi sogna di dirsi “Sì, lo voglio!” durante una calda giornata d’estate e chi invece sogna di farlo in una fredda e nevosa giornata invernale.

Quando si comincia ad organizzare un matrimonio la prima cosa da fare è la scelta del periodo nel quale svolgerlo.

La scelta del periodo ideale nel quale sposarsi dipende molto dai gusti ed esigenze della coppia: chi ama le temperature miti e gradevoli opterà per la primavera o l’autunno mentre chi ama il caldo e desidera un ricevimento all’aperto preferirà l’estate; chi invece ama l’inverno e non ne teme il freddo deciderà di convolare a nozze tra novembre e dicembre, periodo natalizio incluso.

Siete ancora indecisi? Vi proponiamo una utile lista dei vantaggi dei vari periodi in cui è possibile sposarsi in modo che i futuri sposini incerti possano prenderne in considerazione i vari aspetti e poi decidere.

Sposarsi In Primavera

Aprile, Maggio, Giugno sono i mesi preferiti da molti sposi per il giorno più importante della loro vita semplicemente perché inizia a fare più caldo, ma senza calura eccessive, e le giornate sono più soleggiate. Fare un ricevimento di nozze in un giardino in una bella giornata di giugno è quello che in molti desiderano! Il sole consentirà al fotografo di fare scatti con la luce naturale e gli invitati potranno godere del tepore della bella giornata. Inoltre, la stagione primaverile è l’ideale per gli sposi che desiderano un matrimonio green: un filone che potrà seguire tutte le fasi delle nozze, dalla scelta dell’abito e della location, alle decorazioni con fiori, tableau in stile green e, perché no, anche le partecipazioni che si trasformano in una pianta!

Sposarsi In Estate

Molte coppie decidono di sposarsi in estate perché le giornate sono molto più lunghe, fa caldo, e poi, è possibile organizzare un intero ricevimento all’aperto, in un locale con una piscina, con giardino, o con fontane da dove sgorga l’acqua a cascata. Per chi sogna di sposarsi in riva al mare, l’ideale è un resort sul mare con una spiaggia dove il mare tocca il cielo, oltre ad essere molto romantico, ti permette di sfruttare in pieno la zona esterna. Sposarsi in estate significa anche decorazioni a tema: Sabbia, mare, colori vivaci possono essere ad esempio un buon inizio per un tableau estivo.

Sposarsi In Autunno

L’autunno, così come la primavera, offre un clima mite, temperature fresche e una natura che cambia colore e può rappresentare un suggestivo scenario alle proprie nozze e album di matrimonio. Chi opta per l’autunno dovrebbe orientarsi però verso settembre e ottobre (non oltre la metà), in quanto successivamente le temperature tendono a diventare più rigide e il rischio piogge aumenta. Settembre è statisticamente uno dei mesi più gettonati tra coloro che decidono di sposarsi in autunno, un aspetto che potrebbe limitare la disponibilità dei locali e far salire i costi.

Sposarsi In Inverno

Nonostante il clima rigido, sposarsi in inverno può essere una scelta originale e magica, magari facendo coincidere le nozze con il periodo natalizio e, con un po’ di fortuna, con la neve a fare da cornice.

In inverno correremo il rischio di festeggiare con un tempo non propizio, ma se amiamo la neve e tutto il romanticismo che l’avvolge, sarà il momento ideale per coronare il nostro sogno.

A seconda di preferenze, gusti personali e sogni, non esiste un periodo migliore per sposarsi in assoluto; esiste il periodo migliore e ideale per ogni coppia. Per un album di nozze all’altezza della tua cerimonia, scegli Massimo Canfora!

‘‘Paese che vai matrimonio che trovi’’

I matrimoni non sono tutti uguali, volete scoprire le diverse tradizioni nuziali nel mondo?

Nozze europee

Il rito del matrimonio è uguale in tutti i Paesi europei: tendenzialmente la sposa indossa un vestito bianco, tiene tra le mani un bouquet che lancerà ad una futura sposa e i due sposi si scambiano un anello come simbolo del loro legame da coniugi.

Ogni Paese europeo ha però le sue tradizioni: ad esempio in Germania, la tradizione vuole che si convoli prima a nozze tramite rito civile, accompagnati solo dalle rispettive famiglie e dai testimoni, per poi organizzare una grande festa l’anno successivo, correlata a una eventuale celebrazione religiosa.

In Germania è nota l’usanza del Polterabend, letteralmente “serata del chiasso”, durante la quale i futuri sposi si ritrovano con gli amici la sera prima delle nozze per rompere piatti e altri utensili di porcellana.

Il risultato è un cumulo di cocci, che i due fidanzati dovranno raccogliere insieme, come simbolo di un nuovo inizio e perché… portano fortuna!

Nozze orientali

Le nozze orientali, tra trazioni e rituali.

Il matrimonio in Cina: una particolarità dei matrimoni cinesi è che durante tutto il giorno delle nozze la sposa non può parlare e deve rimanere a digiuno. Il colore del vestito è preferibile di colore rosso, non bianco, visto che il bianco è simbolo del lutto.

In Giappone: troni, tempietto e i due kimoni per la sposa, uno bianco per la cerimonia e uno rosso per la festa. Durante la cerimonia la sposa porta in testa un panno bianco ripiegato: simboleggia la sua intenzione di non mostrare gelosia verso il marito.

Nel Vietnam è il rosso a predominare, sia per l’abito della sposa sia per le decorazioni e i regali. Assolutamente da evitare è il bianco: per i buddisti è il colore del lutto.

Nella Corea del Sud la cerimonia nuziale si tiene nei parchi cittadini, lo sposo e il suo corteo arrivano a cavallo, la sposa in una portantina chiusa per nasconderla agli sguardi indiscreti.

Nozze americane

Il matrimonio all’americana è quello che probabilmente siamo più abituati a vedere, grazie ai film e serie Tv.

Ci sono tradizioni differenti a seconda che si tratti dell’America del nord o del sud: ad esempio, nel nord America sono le commedie americane ad insegnarci che negli Stati Uniti la sposa è accompagnata da damigelle e che alla fine tutti si scatenino in balli moderni.

Inoltre, specialità tutta peculiare del matrimonio all’americana sono i testimoni dello sposo, simili ma non del tutto a quelli italiani. In America lo sposo ne sceglie almeno tre, ma possono essere anche di più. Indipendentemente da questo numero, soltanto uno avrà la qualifica di best man, il testimone per eccellenza. A lui toccherà il compito di occuparsi di tutte le piccole crisi che avverranno prima, durante e dopo la cerimonia. A lui spetterà quello di organizzare l’addio al celibato.

I matrimoni in Sud America sono differenti: in Argentina si balla il tango e a San Paulo si festeggia a suon di musica brasiliana e brindisi con bicchieri di Caipirinha.

Infine, in America è molto comune celebrare funzione e ricevimento in uno stesso luogo.

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Il colore per eccellenza del vestito da sposa è il bianco che rappresenta, infatti, la raffinatezza, la purezza e l’eleganza, tutte doti che, secondo la tradizione, una donna dovrebbe avere prima del matrimonio.

Il bianco è il colore preferito per i matrimoni, soprattutto per il vestito da sposa, ma in pochi sanno il motivo per cui nel corso del tempo questo colore è diventato il simbolo per eccellenza del matrimonio.

La tradizione, da tempo immemore, ha deciso che il bianco è il colore più appropriato, simbolo emblematico di freschezza e purezza della gioventù femminile.

Tuttavia nella storia la sposa non sono sempre vestiva di bianco:

In epoca greca e romana, ad esempio, le spose indossavano tuniche lunghe fino ai piedi ed una sopravveste color zafferano; la tunica, inoltre, era ben stretta in vita grazie ad una fascia in lana il cui nodo, poi, doveva essere sciolto dal marito durante la prima notte di nozze.

Nel Medioevo, invece, si usava abbellire la sposa con abiti preziosi e coloratissimi, simbolo di ricchezza. La sposa, infatti, non rappresentava soltanto sé stessa, ma l’intera famiglia, e quindi doveva vestire nel modo più opulento possibile per far risaltare il suo status e la sua potenza.

Il primo abito da sposa bianco entra a far parte della storia nel 1406, quando a convolare a nozze fu la principessa Filippa d’Inghilterra. Dopo di lei, toccò a Maria Stuarda: andata in sposa a Francesco II di Francia, scelse di indossare il bianco nonostante lì fosse tradizionalmente ritenuto il colore del lutto!

È soltanto nel 1840, con il matrimonio della regina Vittoria d’Inghilterra, che il bianco si impone come colore delle spose per eccellenza. La regina Vittoria non fu la prima ad indossare un abito bianco per le nozze, ma fu sicuramente quella che lo rese famoso.

L’abito scelto da Vittoria doveva dimostrare l’amore per il popolo e la sua dedizione nei confronti del principe. La regina, quindi, rompendo la tradizione dell’epoca, decise di indossare un abito molto semplice e decisamente meno pretenzioso rispetto agli altri abiti delle spose di famiglia nobile.

Da quel momento si impose la moda del bianco e ancora ai giorni nostri resta senza alcun dubbio il colore delle spose!

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