Ansia ed emozione: cosa vivrete in quell’esatto momento in cui incrocerete i vostri sguardi?
La tradizione italiana più antica nasce dal Galateo e prevede che tutti attendano la sposa in chiesa, incluso lo sposo che la aspetta all’altare. Solamente la sposa entra con la marcia nuziale, accompagnata dal papà.
Quando nasce il corteo nuziale?
L’origine del corteo nuziale è legata imprescindibilmente ai matrimoni religiosi. Di fatto era un rituale antico con cui la ragazza percorreva la strada che dalla casa natale portava alla chiesa di quartiere, tendendo la mano del padre e sfilando con tutto lo stuolo dei parenti più vicini. Insomma, una vera e propria festa di quartiere in cui anche l’intera comunità si fermava a celebrare questo momento cruciale della vita di una giovane donna.
Si procedeva rigorosamente a piedi perché la chiesa scelta per la celebrazione del rito cattolico era di solito la parrocchia di città o la chiesa più vicina alla casa della sposa. Ancora oggi, in alcune zone del sud Italia, si ripercorre questa antica usanza, con la partecipazione attiva di tutto il quartiere.
Chi varca per primo l’ingresso?
Ad arrivare per primi dovranno essere i parenti degli sposi che si sistemeranno nelle due navate principali: a destra i parenti dello sposo e a sinistra i parenti della sposa. Questo perché anche gli sposi saranno seduti in questo modo. In realtà, non c’è una regola che indica l’ordine con cui gli invitati dovranno accomodarsi sui banchi; il buon costume vuole che ci si sieda a seconda del grado di parentela, lasciando i primi banchi a disposizione dei parenti più stretti (nonni e zii in primis) mentre i genitori dovranno occupare le primissime file a destra e a sinistra.
Anche i testimoni di nozze sono chiamati a entrare per primi, questo perché è bene che quando gli sposi giungeranno all’altare, trovino ad attendergli le persone che hanno scelto di avere al loro fianco durante la funzione.
Il momento dello sposo
Sono lo sposo e sua mamma coloro che in genere aprono il corteo nuziale. Una volta giunti all’altare, lo sposo saluterà la madre accompagnandola al suo banco mentre lui si posizionerà davanti alla sua sedia, in attesa dell’arrivo della sua compagna.
ll corteo delle damigelle
Le bambine chiamate a sorreggere lo strascico seguono la sposa mentre le damine con in mano il cuscino delle fedi o il cestino pieno di petali da spargere sul tappeto, la precedono. Se invece avete scelto la versione americana del corteo nuziale, con le damigelle d’onore, allora ricordatevi che loro dovranno precedere la sposa, per poi attenderla all’altare insieme al suo sposo.
L’ingresso della sposa
Il momento topico del corteo nuziale è indubbiamente l’ingresso della sposa nel rito civile o in chiesa accompagnata dal padre. In mancanza di questa figura, il galateo vuole che sia il suo padrino a fare le veci anche se, di fatto, oggi sono annoverate ben altre figure maschili (o femminili) che la sposa sente particolarmente vicine a sé. In alcune circostanze, gli sposi preferiscono fare il loro ingresso insieme, mano nella mano. È una scelta che normalmente si fa se uno dei due sposi non ha il genitore che dovrebbe accompagnarlo e non gli piace l’idea di sostituirlo con qualcun altro, oppure perché vivono già da tempo insieme, sono un po’ più maturi, e quindi non si sentono a proprio agio nel ruolo del figlio accompagnato da un genitore.
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