Che cos’è il processetto prima del matrimonio?

Cos’è, a che serve e cosa chiedono. Queste sono le domande che tanti sposi si chiedono prima di fare il processetto in chiesa.

Il processetto, chiamato anche esame dei nubendi, è un colloquio con il sacerdote che istituisce la pratica matrimoniale e viene fatto prima del matrimonio in chiesa. In origine, il processetto era l’unico momento in cui uno degli sposi (più frequentemente la sposa) poteva confessare di essere stato costretto/a alle nozze.

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Cosa si fa al processetto in chiesa?

Il sacerdote convoca gli sposi in chiesa e, durante la prima fase del processetto, fa raccontare ad entrambi la storia della coppia e cosa li ha portati alla decisione di sposarsi. Successivamente, li fa entrare separatamente. L’intervista, infatti, viene svolta a porte chiuse, con domande rivolte prima alla sposa e poi allo sposo o viceversa. Le risposte, che il sacerdote trascriverà sul documento ufficiale della Diocesi di appartenenza, rimarranno segrete. Questo è il motivo per cui, per il processetto, non servono testimoni. Sia le risposte che il documento su cui vengono trascritte, nel diritto canonico, hanno infatti un valore legale tanto da poter essere utili in caso di richiesta di annullamento del matrimonio.

Le domande del processetto

Le domande del processetto sono in tutto 22 divise in 3 sezioni e servono per attestare:

-stato libero;

-consenso matrimoniale;

-presenza di impedimenti e divieti.

Stato libero

Dopo il compimento dei 16 anni ha dimorato in un’altra diocesi? Dove?

Ha mai contratto matrimonio, anche solo civile?

Quando e con chi?

Com’è cessato questo vincolo?

Ha avuto figli?

Consenso matrimoniale

Perché sceglie di sposarsi in chiesa?

Crede nel matrimonio come sacramento?

Ha qualche difficoltà nell’accettare l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio? Quale?

Il matrimonio comporta una decisione pienamente libera. Si sposa per sua scelta, liberamente e per amore, oppure è costretto da qualche necessità? Si sente spinto al matrimonio dai suoi familiari o da quelli del suo fidanzato (della sua fidanzata)?

Il matrimonio è comunione di tutta la vita tra un uomo e una donna. Vuole il matrimonio come unico e si impegna alla fedeltà coniugale?

È volere di Dio che il vincolo matrimoniale duri fino alla morte di uno dei coniugi. Vuole il matrimonio come indissolubile e quindi esclude di scioglierlo mediante il divorzio?

Il matrimonio è di sua natura ordinato al bene dei coniugi, alla procreazione ed educazione della prole. Accetta il compito della maternità  (della paternità), senza escludere il bene della procreazione? Intende dare ai figli un’educazione cattolica?

Pone condizioni al matrimonio? Quali?

Il suo fidanzato (la sua fidanzata) accetta il matrimonio-sacramento come unico e indissolubile, oppure ha quale riserva in proposito (infedeltà, divorzio)? È sicuro/a che sposa lei liberamente per amore?

Nel fidanzamento ha avuto motivi per dubitare della riuscita del suo matrimonio?

Ha tenuto nascosto qualcosa che possa turbare gravemente la vita coniugale?

Impedimenti e divieti

Esistono vincoli di consanguineità tra lei ed il fidanzato/a?

Esistono altri impedimenti al matrimonio canonico o divieti alla celebrazione?

Esistono impedimenti o divieti al matrimonio a norma della legge civile, o alla sua trascrizione?

I suoi genitori sono a conoscenza delle sue nozze? Sono contrari?

per chi è sposato civilmente

Qual è stata la ragione di questa scelta? Perché ora si sposa in Chiesa?

per chi è sposato civilmente con un’altra persona

Ha già ottenuto la sentenza di divorzio? Adempie i doveri naturali derivanti dalla sua precedente unione?

Come rispondere? Il consiglio è quello di rispondere nella maniera più sincera possibile, senza avere timore di ciò che dirai.

State per sposarvi? Il vostro matrimonio sarà il racconto di un giorno indimenticabile.

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