Dietro a ogni colore si nasconde sempre un profondo significato, e tu quale hai scelto per il tuo matrimonio?

Avete fissato la data delle nozze, scelto la location, gli abiti e lo stile che più vi rappresenta ma non sapete quale colore utilizzare come fil rouge per il vostro Grande Giorno?

La scelta dei colori del matrimonio è molto importante, ma non è affatto un compito semplice.

Bianco

Scegliere il total white per il proprio matrimonio è indice di raffinatezza e classicità. Il bianco è un colore senza tempo che porta con sé il significato di purezza e candore, è perfetto per le cerimonie più eleganti che richiedono un rigoroso dress code ma si adatta anche alle location informali e campestri se declinato in materiali semplici come il lino. Abbinato al beige, infatti, dona uno stile shabby chic alle nozze e può essere arricchito da oggetti rustici in legno o vintage.

Rosa

Colore romantico e femminile, il rosa è tra le nuance preferite per i matrimoni insieme al bianco per la sua versatilità. Attribuendogli un significato connesso alla primavera non sarà più solo il colore dedicato alle donne, ma incarnerà il vero spirito del fiorire della natura.

Rosso

Il rosso è sicuramente il colore degli sposi passionali che non amano passare inosservati. Immaginatevi il vostro ricevimento a tutto romanticismo: potrebbero mai mancare decorazioni a forma di cuore e rose rosse in ogni angolo?

Giallo

La luminosità del giallo evoca vitalità ed energia, oltre a richiamare il colore del sole ed è quindi sinonimo di allegria, spensieratezza e positività. Matrimonio in estate? Decorate la vostra location con tanti girasoli e spighe di grano in un perfetto arcobaleno che dal giallo tenue sfuma verso un caloroso tono dorato!

Verde

Verde speranza o eco green? Il significato di questo colore è strettamente legato alla speranza ma quale tonalità più di ogni altra rimanda alla natura e a tutto ciò che si può definire ecologico? Per delle nozze amiche dell’ambiente, decorate da bouquet di fiori di stagione e arricchite da un menù tutto biologico a base di prodotti a chilometro zero, il verde non può che essere la sfumatura immancabile per enfatizzare l’atmosfera.

Blu

Il blu è un colore elegante, sofisticato e decisamente chic in ogni situazione, poco importa che vi sposiate su una spiaggia o in una location moderna.

Arancione

Per le nozze celebrate durante la stagione autunnale l’arancione è l’ideale. Le sue calde sfumature ricordano quelle delle foglie che ornano i giardini tra settembre e novembre, e tutti i gustosi prodotti reperibili in natura in quel periodo. E dall’unione tra autunno e il color arancione cosa potrebbe mai scaturire se non un matrimonio a tema Halloween? Dovrete procurarvi solamente delle divertenti zucche e alcune luminose lanterne per far sì che il vostro gran giorno si trasformi in una grandiosa festa!

I colori del matrimonio seguono i gusti, le mode, la location, …. Non c’è un colore sbagliato e uno giusto, ognuno può essere il colore del tuo matrimonio!

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Dove si mette il fiore all’occhiello? Chi lo deve indossare e da quali fiori è composto?

Il fiore all’occhiello viene indossato dallo sposo e da alcuni invitati alle nozze come segno intramontabile di eleganza.

Le origini del fiore all’occhiello

La tradizione d’indossare un fiore sulla giacca ha origini nobiliari. Si narra che la regina Vittoria, durante le sue nozze, donò alcuni fiori al suo principe Alberto. Quest’ultimo estrasse un coltello e incise sul risvolto sinistro della giacca una fessura, dove inserì i fiori regalati. Dopo questo romantico gesto, i sarti del regno furono ordinati d’incidere sempre questa fessura, occhiello appunto, in tutte le sue giacche.

In Francia esiste una versione diversa, con la quale i due paesi si contendono la paternità di questa tradizione, che racconta la storia del cavaliere di Rougeville il quale nascose in un grande garofano bianco un messaggio da recapitare alla regina Maria Antonietta, prigioniera nelle carceri della Conciergerie. Per valicare i rigidi controlli delle guardie, Rougeville infilò il fiore nel bavero della giacca, come accessorio. Il “complotto del garofano” non ebbe successo, ma i nobili francesi cominciarono a indossare la giacca con fiore all’occhiello, come simbolo di salvezza. Con il passare del tempo, in entrambe le versioni, il fiore all’occhiello divenne una vera e propria moda.

Fiore all’occhiello o boutonnière?

Nel linguaggio comune si tende ad usare i due termini come sinonimi ma in verità non sono esattamente la stessa cosa. Il fiore all’occhiello è solitamente caratterizzato da un singolo fiore “rubato” dal bouquet della sposa, la boutonnière invece è una piccola composizione floreale, realizzata anche in questo caso con gli stessi fiori scelti per il bouquet della sposa, a cui si possono aggiungere anche altri tipi di decorazioni come piume e piccoli nastri, ma anche bacche, foglie e piantine grasse.

Chi indossa il fiore all’occhiello?

Il galateo stabilisce che a indossare il fiore all’occhiello o la boutonnière siano lo sposo, i testimoni, il padre dello sposo e della sposa. Il fiore all’occhiello deve essere uguale per tutti e, come dicevamo, deve essere realizzato con gli stessi fiori scelti anche per il bouquet e gli allestimenti floreali delle nozze.

Come indossare il fiore all’occhiello?

Il fiore o la boutonnière va fissato sulla parte più ampia del bavero della giacca, e sempre dal lato sinistro (che è il lato del cuore) e per tutta la durata della cerimonia. Il fiore tradizionale può essere fissato con uno spillo, ma esistono anche alcune boutonnière dotate di calamita o di bottoni automatici.

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Il matrimonio funziona, se c’è l’amore. Ma ci sono anche altri fattori che influenzano il buon andamento di una relazione coniugale.

L’amore non ha età, ma la scienza conferma che l’età giusta per sposarsi esiste davvero. Nonostante sposarsi giovani abbia i suoi vantaggi l’età media per il matrimonio continua a crescere, raggiungendo velocemente i 40, che si sa, sono i nuovi 30!

Ma quali sono i motivi per cui un’età sembra più adatta per convolare a nozze rispetto a un’altra?

20 anni

I 20 rappresentano gli anni di scoperta, di percorsi di studio, delle prime convivenze ed esperienze lavorative, anni dove l’idea di mettere su famiglia e assumere grandi responsabilità sembra ancora lontana.

Secondo certi studi però chi si sposa da giovane, tra i 26 e i 32 anni, ha meno probabilità di divorziare, ma perché? Il motivo risiederebbe proprio nel mix perfetto di energia giovanile e maturità. È l’età giusta per sposarsi con consapevolezza ma senza farsi sommergere dalle troppe informazioni, crescere ed esplorare il mondo insieme con grande vitalità senza necessariamente affrettarsi nel pensare a un figlio.

30 anni

Varcata la soglia dei 30 cresce la voglia di dare una svolta alla propria vita, e convivenza, matrimonio, un incarico lavorativo più importante o l’dea di mettere su famiglia, non fanno più così paura. In questa decade si raggiunge una maggior libertà economica, si è più maturi, ma ancora le routine e i modi di vedere non sono così radicati, ed è più facile adattarsi ai cambiamenti della vita e alle abitudini di un’altra persona.

40 anni

I 40, sono i nuovi 30. Nonostante si è più maturi e consapevoli delle proprie scelte, questo non significa che si vivrà con meno entusiasmo il giorno di nozze. Si è, magari, più liberi di rompere le regole e di creare una festa su misura: ogni decisione legata al matrimonio sarà davvero vostra, dalle bomboniere alla torta nuziale!

Over 50

L’amore può arrivare a 20 anni come ai cento: che sia la prima o la seconda volta, che sia l’epilogo di una lunga storia o la celebrazione di un nuovo amore, il matrimonio a quest’età assume un significato ancora più profondo e puro, perché l’unico desiderio di dichiarare al mondo quanto siete felici di condividere la vostra vita con la persona giusta al vostro fianco.

Che sia 20, 30 o 40, l’età a cui ti sposi non importa quando si tratta di scegliere il fotografo: tutti gli sposi sono accomunati dal desiderio di sentirsi sé stessi e liberi dalle pose forzate.

Lo studio fotografico di Massimo Canfora photography, grazie all’uso di uno stile di foto reportage, riuscirà ad offrirvi la possibilità di ricordare il vostro matrimonio come se fosse sempre ieri, vivendolo senza vincoli né stress, dove i tempi li dettate voi e le vostre emozioni, senza foto in posa ma solo tanto divertimento.

La preparazione della sposa a casa, il trucco, l’acconciatura, l’abito sono momenti da immortalare.

Momenti d’ansia, sorprese, risate e lacrime. Gli attimi che precedono le nozze sono preziosissimi da ricordare; soprattutto per la sposa.

Foto a casa della sposa, quali foto non possono mancare?

La casa della sposa è il luogo dove inizia la storia di questa giornata, la storia del matrimonio. E tutto deve essere perfetto.

Alcuni scatti non possono proprio mancare nel reportage di nozze.

Certo, il fotografo riuscirà a catturare tutti i momenti salienti della preparazione, ogni espressione, ogni emozione, ogni sorriso o lacrima di commozione in maniera spontanea.

Ma è importante pianificare anche qualche scatto classico e immancabile, come il momento in cui la sposa toglie dalla confezione il suo abito per indossarlo.

È opportuno trovare un posto dove poterlo appoggiare o appendere, facendo attenzione a non sporcarlo, e lasciare che il fotografo ne immortali ogni piccolo dettaglio.

Non bisogna poi dimenticare le foto agli accessori della sposa o agli oggetti a cui è più affezionata, il bouquet, le scarpe, i gioielli.

La vera protagonista è certamente la sposa, ma è importante catturare anche le emozioni dei suoi cari, lo sguardo commosso della mamma e del papà quando la vedranno con indosso il vestito, o i momenti teneri con le amiche.

Per non parlare delle foto di rito con i familiari, preferibilmente scattate nella maniera classica.

Foto a casa della sposa, come prepararsi?

Oltre a scegliere un professionista, la sposa deve impegnarsi un po’ per scatti memorabili:

-scegliere un luogo e una stanza che abbia buona luce naturale: non è detto che il rito di preparazione debba avvenire a casa, molte spose scelgono un hotel o una casa di campagna in perfetto stile con l’evento;

-l’ambiente deve essere ben curato e ricco di dettagli;

-Non farsi trovare impreparate con brutti pigiami o tute! Per la preparazione, prima di indossare l’abito da sposa, si può indossare un elegante vestaglia in seta, o anche una sottoveste, dai colori delicati e neutri, accompagnata da ciabattine da camera ton-sur-ton;

-infine, è opportuno concentrarsi sul reportage: in questo modo si darà spazio all’istintività e alla naturalezza degli scatti, evitando che si trasformi tutto in uno shooting impostato.

Cerchi un fotografo professionista che non si faccia sfuggire i momenti più importanti per il tuo servizio fotografico di matrimonio?

Lo studio fotografico di Massimo Canfora photography, grazie all’uso di uno stile di foto reportage, riuscirà ad offrirvi la possibilità di ricordare il vostro matrimonio come se fosse sempre ieri, vivendolo senza vincoli né stress, dove i tempi li dettate voi e le vostre emozioni, senza foto in posa ma solo tanto divertimento.

Le foto matrimonio sono ricordi preziosi, ai quali è essenziale dare la giusta importanza.

Le foto sono il ricordo di matrimonio più prezioso. Scegliere il fotografo giusto per catturare quei momenti è una decisione importante ed è fondamentale trovare un professionista che comprenda le esigenze e i gusti dei futuri sposi.

Ma come trovare il professionista giusto?

  1. Scoprite lo stile di fotografia che vi piace

Ogni fotografo, in quanto artista, ha un suo stile personale e un’indole innata per un certo tipo di scatti: c’è chi si specializza in ambientazioni interne o chi si esprime al massimo con fotografie in aperta campagna, ed è impossibile stabilire chi sia migliore rispetto ad un altro. Proprio per questo, il primo aspetto da considerare sarà il tema del vostro matrimonio e l’atmosfera che desiderate trasmettere attraverso la testimonianza fotografica.

  1. Analizzate i suoi lavori

Le fotografie non dovranno solo essere bellissime e in perfetto equilibrio con il mood del vostro matrimonio, ciò che conta maggiormente sono le emozioni e le sensazioni che traspaiono osservandole. Dunque, chiedete di poter osservare da vicino i suoi lavori, anche cartacei. A volte infatti un sito ben fatto o un profilo online all’apparenza impeccabile non sono sufficienti per stabilire concretamente la bravura e capacità dell’esperto in questione.

  1. Documentatevi in anticipo

Se conoscete già una coppia di sposi che si era affidata proprio allo stesso fotografo per il loro servizio nuziale, chiedete loro alcuni pareri, soprattutto per quanto riguarda la professionalità e la capacità di interpretare i diversi momenti della giornata attraverso gli scatti. In alternativa, potete anche leggere qualche recensione online.

  1. Esprimete le vostre idee

Organizzate un incontro dove esprimerete meglio a parole le vostre esigenze, oltre ad illustrare nel dettaglio lo stile della location, l’atmosfera che desiderate ricreare e ogni punto saliente che desiderate sottolineare durante la vostra cerimonia.

  1. Stabilite un budget

Se avete già individuato alcuni profili interessanti che potrebbero rivelarsi ideali per interpretare il tema e lo stile delle vostre nozze, potete proseguire al successivo step, forse il più dolente: il budget! È importante avere ben chiaro quanto si intenda spendere per la realizzazione del vostro reportage fotografico e quanto questo possa incidere sui costi totali previsti per l’intero matrimonio. Iniziate a contattare i professionisti che più hanno attirato la vostra attenzione e chiedete un preventivo esponendo in maniera chiara e decisa la mansione che intendete affidargli. Dalle risposte di ognuno poi potrete trarre le vostre conclusioni e trovare quello più in linea con le vostre esigenze!

Un reportage per immortalare la magia del Grande Giorno? Scegli Massimo Canfora.

Sono ancora tante le spose che si sentono legate all’antica tradizione di farsi accompagnare all’altare dal proprio papà.

L’ingresso in Chiesa della Sposa è sicuramente tra i momenti più emozionanti e coinvolgenti del matrimonio. Ma chi accompagna la Sposa all’altare?

La tradizione dice: il padre della sposa. È bellissimo ed emozionante lo sguardo del papà quando per la prima volta vede sua figlia nell’abito bianco e l’accompagna lungo la strada di una nuova vita.

Ma le tradizioni oggi non sempre vengono rispettate, ad esempio quando il padre della sposa non c’è più o non è in grado di accompagnarla all’altare.

Chi può accompagnare la sposa all’altare?

Non solo il padre della sposa, anche la madre, i fratelli, le amiche o gli amici dello sposo e persino la sua mascotte sono ottimi accompagnatori.

La sposa può decidere di camminare accanto a suo padre o con entrambi i genitori; quest’ultima rappresenta un’usanza della tradizione ebraica, in cui la sposa viene accompagnata dai genitori verso il futuro marito. È un’ottima soluzione per includerli entrambi in questo momento speciale e serve a condividere con loro l’attenzione degli ospiti, così nessuno dei due si sentirà escluso.

La sposa che non ha più il papà può scegliere di avere accanto una figura maschile della famiglia, come il fratello o lo zio.

Se alla sposa non piace l’idea di essere accompagnata, o semplicemente si sente più a suo agio a percorrere la navata da sola, deve fare quello che preferisce. Per non offendere i genitori si può chiedere loro di stare alle spalle della sposa durante l’ingresso o di attenderla a metà della navata.

Un ingresso che sfida la tradizione è sicuramente quello della sposa accompagnata dall’amico fedele: proprio l’amico a 4 zampe, nulla vieta di farsi scortare da un piccolo peloso scodinzolante.

Ci sono poi coppie che decidono di entrare insieme: la sposa si sente sicura accanto all’uomo della sua vita e i genitori non avranno nulla da ridire. Inoltre l’ingresso insieme simboleggia la parità tra i sessi che dovrà regnare anche nel matrimonio perché l’amore duri per sempre.

Che ruolo ha l’accompagnatore?

L’entrata della sposa è l’inizio di tutto: il primo attimo in cui gli occhi di tutti gli invitati si posano su di lei e vedono l’abito che indossa, gli accessori, l’acconciatura…

La sposa ha bisogno di un punto di riferimento; per questo di solito vuole avere accanto suo padre, ma non è escluso che ci sia qualcun altro capace di farla sentire sicura, tranquilla e calma!

Rivivi tutti i momenti più romantici del tuo matrimonio, anche l’ingresso in Chiesa, tramite foto uniche e speciali!

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Le coppie italiane sono pronte per celebrare il giorno più romantico della loro vita.

Tra incertezze, dubbi e posticipi, la ripresa dei matrimoni è finalmente alle porte: a partire dal 15 giugno le coppie italiane potranno tornare a pronunciare il fatidico “sì, lo voglio”.

Non dovranno dimenticare, ovviamente, le regole per contenere l’emergenza sanitaria in atto che, seppur in discesa, è ancora una realtà presente.

Secondo un recente sondaggio condotto a più di 2600 coppie di futuri sposi, gli italiani sarebbero pronti a celebrare il proprio matrimonio nei prossimi mesi.

Quando saranno celebrati i prossimi matrimoni?

Il periodo in cui assisteremo a più matrimoni sarà da giugno ad agosto, mesi in cui si celebrerà il 61,7% del totale. Il secondo periodo sarà da settembre a novembre, che raccoglierà il 27,7%.

Circa il 7% delle coppie intervistate ha detto di avere intenzione di sposarsi l’anno prossimo e solo l’1,6% non ha ancora una data stabilita.

Quanti ospiti avranno i prossimi matrimoni?

Il numero medio di invitati a un matrimonio in Italia è di 114, ma a causa della situazione attuale molte coppie hanno dovuto rivedere la lista. Nonostante ciò, secondo questo sondaggio, il 29,7% delle coppie che si sposerà nei prossimi mesi prevede di avere fra i 76 e i 100 invitati. Anche il 45,8% ha la prospettiva di superare i 100, se sarà possibile.

Per quanto riguarda i micro matrimoni (matrimoni che hanno meno di 50 invitati), una tendenza che ha preso piede soprattutto nei primi matrimoni Covid che si sono tenuti, solo il 9,7% delle nozze che si terranno nei prossimi mesi saranno di questo tipo.

Quali saranno le regole per contenere l’emergenza sanitaria?

Secondo l’ultimo DPCM, tra le misure per una celebrazione sicura, è obbligatorio per i partecipanti all’evento essere in possesso della “certificazione verde”.

I futuri sposi, inoltre, sono ben consapevoli che nel loro matrimonio

Saranno adottate misure di igiene e sicurezza stabilite in ogni luogo e tempo. Queste sono le misure e gli accorgimenti più diffuse tra le coppie:

-60,9%: gel disinfettante a disposizione degli ospiti

-59,3%: far rispettare una distanza di sicurezza adeguata tra i tavoli e/o altri spazi

-54,4%: svolgere il ricevimento all’aperto

-44,6%: chiedere agli invitati di indossare una mascherina durante l’evento (tranne durante il pranzo/cena)

-21,4%: già concordava sul chiedere agli invitati di effettuare un tampone o di dimostrare di essere vaccinati contro il Covid-19.

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Con origini antiche, il bouquet da sposa porta con sé tradizioni e superstizioni che meritano di essere conosciute.

Il Bouquet da sposa è uno degli elementi essenziali del look nuziale, ma il celebre bouquet di fiori ha anche un profondo significato simbolico che si è evoluto nel corso dei secoli.

Tradizione del bouquet da sposa

Il bouquet da sposa ha da sempre simboleggiato prosperità e abbondanza, infatti in epoca pre-cristiana, le spose portavano in mano dei ramoscelli di mirto o rosmarino, erbe considerate di buon auspicio, a simboleggiare fecondità e fedeltà.

Una tradizione altrettanto diffusa in antichità era quella di mangiare alcuni pezzettini di queste piante per poter beneficiare del loro potere afrodisiaco. Ciò che restava del bouquet veniva invece portato nei templi e donato agli Dei che avrebbero così protetto la coppia.

Le origini del bouquet da sposa

Le origini vere e proprie del bouquet risalgono al mondo arabo. Infatti, alle spose veniva adornato il capo con dei fiori d’arancio, per cui nel 1400, con le invasioni arabe, tale usanza venne estesa anche alle spose italiane. I fiori d’arancio simboleggiavano la purezza interiore delle giovani spose. La sposa non solo aveva il capo decorato con questi fiori, ma li portava anche in mano in un piccolo mazzolino chiuso con nastri. Da qui l’usanza dei fiori d’arancio come simbolo tipico del matrimonio.

Il bouquet da sposa in Italia

Ma è solo nell’Ottocento che la tradizione del bouquet si consolida definitivamente in Italia: in quel periodo infatti diventerà addirittura protagonista eccentrico delle nozze con dimensioni che si ampliano sempre di più fino ad arrivare alle composizioni dei giorni nostri.

Le regole del galateo vogliono che il bouquet sia l’ultimo regalo che il futuro sposo fa, da fidanzato, alla propria sposa: l’ultimo omaggio che chiude il ciclo del corteggiamento e simboleggia l’inizio di una nuova vita insieme.

Sempre la tradizione vuole che venga recapitato a casa della sposa la mattina stessa delle nozze dal testimone dello sposo oppure direttamente dal fiorista.

In molte zone della Campania, in particolare, il bouquet viene consegnato dalla suocera accompagnata dal suocero ed eventualmente da fratelli o sorelle dello sposo. La tradizione vuole infatti che la sposa venga fotografata con i futuri suoceri a casa sua, mentre lo sposo si avvia verso il luogo della cerimonia ad accogliere gli invitati e ad aspettare la sposa.

Il lancio del bouquet da sposa

Al bouquet è legato anche il tradizionale lancio: in antichità si diffuse la credenza che per essere di buon auspicio il bouquet dovesse passare per tre diverse mani (quella dello sposo, quella della sposa, e quella di una nubile).

La sposa, dunque, separandosi dall’ultimo regalo che ha ricevuto dal suo fidanzato, accetta la sua nuova condizione di sposata e lo dona ad un’altra donna come augurio di buon auspicio.

La tradizione vuole che alla fine della cerimonia, la sposa voltando le spalle a un gruppo di nubili, lanci il suo bouquet. La donna che riuscirà ad afferrarlo sarà la prima a sposarsi o la prima ad ottenere una proposta di matrimonio. In alternativa al lancio, la sposa può scegliere a chi donare questo augurio, porgendo direttamente il bouquet a chi lo desidera.

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I matrimoni ripartono dal green pass, dal 15 giugno.

Il settore del wedding, fortemente penalizzato dalle chiusure legate all’emergenza sanitaria da coronavirus, deve attendere il 15 giugno per la ripartenza. Lo ha stabilito palazzo Chigi al termine della Cabina di regia sulle riaperture.

Finalmente, la data è arrivata, dopo che per settimane si sono rincorse le indiscrezioni sulla possibile riapertura: dal 15 giugno torneranno le feste di matrimonio, ma per partecipare all’evento servirà il green pass, vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Un giorno da favola, circondati dall’affetto dei propri cari ed amici, ma in totale sicurezza: sarà di nuovo possibile organizzare il giorno più bello della propria vita, rispettando i desideri degli sposi e degli invitati grazie alla Prassi di riferimento UNI/PdR 106 che illustra raccomandazioni e suggerimenti per ridurre il rischio di contagio da Covid 19.

Green pass per gli invitati

Gli invitati dovranno dimostrare di avere in tasca la certificazione verde. In pratica dovranno dimostrare di aver concluso il ciclo vaccinale (due dosi dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca o una di J&J), oppure di essere guariti dall’infezione da nuovo coronavirus con certificato rilasciato dalla Asl o dal medico di base) o di aver effettuato nelle 48 ore precedenti un tampone.

Feste consentite all’esterno e all’interno

Le feste, comprese quelle dopo cerimonie civili e religiose come i matrimoni e le prime comunioni, saranno consentite anche al chiuso, oltre che all’aperto. Sarà il Comitato tecnico scientifico (Cts) a definire il numero massimo di partecipanti per gli eventi all’aperto e per quelli al chiuso. Gli operatori sperano che non siano differenti, perché nel caso di pioggia per un evento programmato all’aperto, un differente numero di persone autorizzate potrebbe, ovviamente, creare disagi.

Per avere un quadro definito della situazione bisognerà attendere il decreto legge che il governo Draghi si appresta a varare in Consiglio dei ministri, ma in generale sarà il Comitato tecnico scientifico a decidere i parametri di sicurezza.

Matrimoni all’estero

All’estero matrimoni ed eventi privati sono già ripresi, con alcune limitazioni temporanee: in Portogallo dal 1° maggio con capienza massima al 50%, in Francia dal 17 maggio con capienza al 35%. In molte regioni spagnole già da giorni e senza limitazioni.

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C’è chi sogna di dirsi “Sì, lo voglio!” durante una calda giornata d’estate e chi invece sogna di farlo in una fredda e nevosa giornata invernale.

Quando si comincia ad organizzare un matrimonio la prima cosa da fare è la scelta del periodo nel quale svolgerlo.

La scelta del periodo ideale nel quale sposarsi dipende molto dai gusti ed esigenze della coppia: chi ama le temperature miti e gradevoli opterà per la primavera o l’autunno mentre chi ama il caldo e desidera un ricevimento all’aperto preferirà l’estate; chi invece ama l’inverno e non ne teme il freddo deciderà di convolare a nozze tra novembre e dicembre, periodo natalizio incluso.

Siete ancora indecisi? Vi proponiamo una utile lista dei vantaggi dei vari periodi in cui è possibile sposarsi in modo che i futuri sposini incerti possano prenderne in considerazione i vari aspetti e poi decidere.

Sposarsi In Primavera

Aprile, Maggio, Giugno sono i mesi preferiti da molti sposi per il giorno più importante della loro vita semplicemente perché inizia a fare più caldo, ma senza calura eccessive, e le giornate sono più soleggiate. Fare un ricevimento di nozze in un giardino in una bella giornata di giugno è quello che in molti desiderano! Il sole consentirà al fotografo di fare scatti con la luce naturale e gli invitati potranno godere del tepore della bella giornata. Inoltre, la stagione primaverile è l’ideale per gli sposi che desiderano un matrimonio green: un filone che potrà seguire tutte le fasi delle nozze, dalla scelta dell’abito e della location, alle decorazioni con fiori, tableau in stile green e, perché no, anche le partecipazioni che si trasformano in una pianta!

Sposarsi In Estate

Molte coppie decidono di sposarsi in estate perché le giornate sono molto più lunghe, fa caldo, e poi, è possibile organizzare un intero ricevimento all’aperto, in un locale con una piscina, con giardino, o con fontane da dove sgorga l’acqua a cascata. Per chi sogna di sposarsi in riva al mare, l’ideale è un resort sul mare con una spiaggia dove il mare tocca il cielo, oltre ad essere molto romantico, ti permette di sfruttare in pieno la zona esterna. Sposarsi in estate significa anche decorazioni a tema: Sabbia, mare, colori vivaci possono essere ad esempio un buon inizio per un tableau estivo.

Sposarsi In Autunno

L’autunno, così come la primavera, offre un clima mite, temperature fresche e una natura che cambia colore e può rappresentare un suggestivo scenario alle proprie nozze e album di matrimonio. Chi opta per l’autunno dovrebbe orientarsi però verso settembre e ottobre (non oltre la metà), in quanto successivamente le temperature tendono a diventare più rigide e il rischio piogge aumenta. Settembre è statisticamente uno dei mesi più gettonati tra coloro che decidono di sposarsi in autunno, un aspetto che potrebbe limitare la disponibilità dei locali e far salire i costi.

Sposarsi In Inverno

Nonostante il clima rigido, sposarsi in inverno può essere una scelta originale e magica, magari facendo coincidere le nozze con il periodo natalizio e, con un po’ di fortuna, con la neve a fare da cornice.

In inverno correremo il rischio di festeggiare con un tempo non propizio, ma se amiamo la neve e tutto il romanticismo che l’avvolge, sarà il momento ideale per coronare il nostro sogno.

A seconda di preferenze, gusti personali e sogni, non esiste un periodo migliore per sposarsi in assoluto; esiste il periodo migliore e ideale per ogni coppia. Per un album di nozze all’altezza della tua cerimonia, scegli Massimo Canfora!