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Avete mai sentito parlare di matrimonio concordatario? Sapete di cosa si tratta? Scopriamolo insieme! 

Il matrimonio concordatario è un rito religioso svolto da un ministro di culto cattolico, il parroco, a cui gli sposi affidano la celebrazione, a cui lo Stato associa poi gli stessi effetti prodotti dal matrimonio civile a patto che tale rito venga trascritto nei registri dello stato civile.

Le prerogative necessarie per un matrimonio concordatario sono:

-la celebrazione del rito dinanzi al ministro del culto cattolico

-il rito disciplinato dal diritto canonico (cioè dal diritto della Chiesa cattolica)

-la trascrizione dell’unione nei registri dello stato civile.

Matrimonio canonico e concordatario: differenze

Il matrimonio canonico, o religioso, viene celebrato in chiesa ed è esclusivamente valido per l’ordinamento canonico, non per lo Stato; il matrimonio concordatario, nonostante sia anch’esso celebrato in chiesa, riconosce effetti civili al rito, tramite la trascrizione.

Solitamente la chiesa cattolica non consente di celebrare matrimoni solo canonici ma possono esserci casi d’eccezione a questa regola.

Il matrimonio canonico è di esclusiva competenza dei tribunali ecclesiastici. Questo significa che l’ordinamento giuridico italiano non ha alcun potere in merito ma spetta all’autorità ecclesiastica intervenire in modo specifico sui singoli casi di nullità dal momento che non sono previsti gli istituti di separazione e divorzio.

Quali documenti servono per il matrimonio concordatario?

La prassi burocratica prevede la produzione di documenti per entrambi gli istituti (quello giuridico e quello canonico)

Documenti per iter civile:

-certificati di nascita;

-certificati di residenza;

-certificati di cittadinanza.

Documenti per iter religioso:

-certificato di Battesimo;

-certificato di Cresima;

-certificato di Stato libero ecclesiastico, che attesta che il richiedente non abbia già in precedenza contratto matrimonio secondo il rito religioso. Questo documento può essere sostituito con una dichiarazione giurata dell’interessato dinanzi al parroco; attestato di partecipazione al corso prematrimoniale; nulla osta ecclesiastico: un documento rilasciato dalla Curia nel caso in cui i coniugi vogliano contrarre matrimonio presso una parrocchia differente dalla propria o fuori dal Comune di residenza.

Quale è l’Iter del matrimonio concordatario?

L’iter burocratico, affinché il matrimonio possa produrre i suoi effetti su entrambi gli istituiti (giuridico e religioso), prevede una doppia pubblicazione: la pubblicazione civile presso la Casa Comunale e la pubblicazione ecclesiastica sulle porte della Casa Parrocchiale (sia della parrocchia dello sposo che della sposa, se diverse) per 8 giorni comprese due domeniche.

È necessario celebrare il matrimonio concordatario con la presenza di due testimoni per parte; nel caso in cui ci dovesse essere il terzo testimone, uno dei tre non firmerà la copia dell’atto trasmessa in Comune ma solo quella che resta in Chiesa.

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Dove si mette il fiore all’occhiello? Chi lo deve indossare e da quali fiori è composto?

Il fiore all’occhiello viene indossato dallo sposo e da alcuni invitati alle nozze come segno intramontabile di eleganza.

Le origini del fiore all’occhiello

La tradizione d’indossare un fiore sulla giacca ha origini nobiliari. Si narra che la regina Vittoria, durante le sue nozze, donò alcuni fiori al suo principe Alberto. Quest’ultimo estrasse un coltello e incise sul risvolto sinistro della giacca una fessura, dove inserì i fiori regalati. Dopo questo romantico gesto, i sarti del regno furono ordinati d’incidere sempre questa fessura, occhiello appunto, in tutte le sue giacche.

In Francia esiste una versione diversa, con la quale i due paesi si contendono la paternità di questa tradizione, che racconta la storia del cavaliere di Rougeville il quale nascose in un grande garofano bianco un messaggio da recapitare alla regina Maria Antonietta, prigioniera nelle carceri della Conciergerie. Per valicare i rigidi controlli delle guardie, Rougeville infilò il fiore nel bavero della giacca, come accessorio. Il “complotto del garofano” non ebbe successo, ma i nobili francesi cominciarono a indossare la giacca con fiore all’occhiello, come simbolo di salvezza. Con il passare del tempo, in entrambe le versioni, il fiore all’occhiello divenne una vera e propria moda.

Fiore all’occhiello o boutonnière?

Nel linguaggio comune si tende ad usare i due termini come sinonimi ma in verità non sono esattamente la stessa cosa. Il fiore all’occhiello è solitamente caratterizzato da un singolo fiore “rubato” dal bouquet della sposa, la boutonnière invece è una piccola composizione floreale, realizzata anche in questo caso con gli stessi fiori scelti per il bouquet della sposa, a cui si possono aggiungere anche altri tipi di decorazioni come piume e piccoli nastri, ma anche bacche, foglie e piantine grasse.

Chi indossa il fiore all’occhiello?

Il galateo stabilisce che a indossare il fiore all’occhiello o la boutonnière siano lo sposo, i testimoni, il padre dello sposo e della sposa. Il fiore all’occhiello deve essere uguale per tutti e, come dicevamo, deve essere realizzato con gli stessi fiori scelti anche per il bouquet e gli allestimenti floreali delle nozze.

Come indossare il fiore all’occhiello?

Il fiore o la boutonnière va fissato sulla parte più ampia del bavero della giacca, e sempre dal lato sinistro (che è il lato del cuore) e per tutta la durata della cerimonia. Il fiore tradizionale può essere fissato con uno spillo, ma esistono anche alcune boutonnière dotate di calamita o di bottoni automatici.

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Il matrimonio funziona, se c’è l’amore. Ma ci sono anche altri fattori che influenzano il buon andamento di una relazione coniugale.

L’amore non ha età, ma la scienza conferma che l’età giusta per sposarsi esiste davvero. Nonostante sposarsi giovani abbia i suoi vantaggi l’età media per il matrimonio continua a crescere, raggiungendo velocemente i 40, che si sa, sono i nuovi 30!

Ma quali sono i motivi per cui un’età sembra più adatta per convolare a nozze rispetto a un’altra?

20 anni

I 20 rappresentano gli anni di scoperta, di percorsi di studio, delle prime convivenze ed esperienze lavorative, anni dove l’idea di mettere su famiglia e assumere grandi responsabilità sembra ancora lontana.

Secondo certi studi però chi si sposa da giovane, tra i 26 e i 32 anni, ha meno probabilità di divorziare, ma perché? Il motivo risiederebbe proprio nel mix perfetto di energia giovanile e maturità. È l’età giusta per sposarsi con consapevolezza ma senza farsi sommergere dalle troppe informazioni, crescere ed esplorare il mondo insieme con grande vitalità senza necessariamente affrettarsi nel pensare a un figlio.

30 anni

Varcata la soglia dei 30 cresce la voglia di dare una svolta alla propria vita, e convivenza, matrimonio, un incarico lavorativo più importante o l’dea di mettere su famiglia, non fanno più così paura. In questa decade si raggiunge una maggior libertà economica, si è più maturi, ma ancora le routine e i modi di vedere non sono così radicati, ed è più facile adattarsi ai cambiamenti della vita e alle abitudini di un’altra persona.

40 anni

I 40, sono i nuovi 30. Nonostante si è più maturi e consapevoli delle proprie scelte, questo non significa che si vivrà con meno entusiasmo il giorno di nozze. Si è, magari, più liberi di rompere le regole e di creare una festa su misura: ogni decisione legata al matrimonio sarà davvero vostra, dalle bomboniere alla torta nuziale!

Over 50

L’amore può arrivare a 20 anni come ai cento: che sia la prima o la seconda volta, che sia l’epilogo di una lunga storia o la celebrazione di un nuovo amore, il matrimonio a quest’età assume un significato ancora più profondo e puro, perché l’unico desiderio di dichiarare al mondo quanto siete felici di condividere la vostra vita con la persona giusta al vostro fianco.

Che sia 20, 30 o 40, l’età a cui ti sposi non importa quando si tratta di scegliere il fotografo: tutti gli sposi sono accomunati dal desiderio di sentirsi sé stessi e liberi dalle pose forzate.

Lo studio fotografico di Massimo Canfora photography, grazie all’uso di uno stile di foto reportage, riuscirà ad offrirvi la possibilità di ricordare il vostro matrimonio come se fosse sempre ieri, vivendolo senza vincoli né stress, dove i tempi li dettate voi e le vostre emozioni, senza foto in posa ma solo tanto divertimento.

Le coppie italiane sono pronte per celebrare il giorno più romantico della loro vita.

Tra incertezze, dubbi e posticipi, la ripresa dei matrimoni è finalmente alle porte: a partire dal 15 giugno le coppie italiane potranno tornare a pronunciare il fatidico “sì, lo voglio”.

Non dovranno dimenticare, ovviamente, le regole per contenere l’emergenza sanitaria in atto che, seppur in discesa, è ancora una realtà presente.

Secondo un recente sondaggio condotto a più di 2600 coppie di futuri sposi, gli italiani sarebbero pronti a celebrare il proprio matrimonio nei prossimi mesi.

Quando saranno celebrati i prossimi matrimoni?

Il periodo in cui assisteremo a più matrimoni sarà da giugno ad agosto, mesi in cui si celebrerà il 61,7% del totale. Il secondo periodo sarà da settembre a novembre, che raccoglierà il 27,7%.

Circa il 7% delle coppie intervistate ha detto di avere intenzione di sposarsi l’anno prossimo e solo l’1,6% non ha ancora una data stabilita.

Quanti ospiti avranno i prossimi matrimoni?

Il numero medio di invitati a un matrimonio in Italia è di 114, ma a causa della situazione attuale molte coppie hanno dovuto rivedere la lista. Nonostante ciò, secondo questo sondaggio, il 29,7% delle coppie che si sposerà nei prossimi mesi prevede di avere fra i 76 e i 100 invitati. Anche il 45,8% ha la prospettiva di superare i 100, se sarà possibile.

Per quanto riguarda i micro matrimoni (matrimoni che hanno meno di 50 invitati), una tendenza che ha preso piede soprattutto nei primi matrimoni Covid che si sono tenuti, solo il 9,7% delle nozze che si terranno nei prossimi mesi saranno di questo tipo.

Quali saranno le regole per contenere l’emergenza sanitaria?

Secondo l’ultimo DPCM, tra le misure per una celebrazione sicura, è obbligatorio per i partecipanti all’evento essere in possesso della “certificazione verde”.

I futuri sposi, inoltre, sono ben consapevoli che nel loro matrimonio

Saranno adottate misure di igiene e sicurezza stabilite in ogni luogo e tempo. Queste sono le misure e gli accorgimenti più diffuse tra le coppie:

-60,9%: gel disinfettante a disposizione degli ospiti

-59,3%: far rispettare una distanza di sicurezza adeguata tra i tavoli e/o altri spazi

-54,4%: svolgere il ricevimento all’aperto

-44,6%: chiedere agli invitati di indossare una mascherina durante l’evento (tranne durante il pranzo/cena)

-21,4%: già concordava sul chiedere agli invitati di effettuare un tampone o di dimostrare di essere vaccinati contro il Covid-19.

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I matrimoni ripartono dal green pass, dal 15 giugno.

Il settore del wedding, fortemente penalizzato dalle chiusure legate all’emergenza sanitaria da coronavirus, deve attendere il 15 giugno per la ripartenza. Lo ha stabilito palazzo Chigi al termine della Cabina di regia sulle riaperture.

Finalmente, la data è arrivata, dopo che per settimane si sono rincorse le indiscrezioni sulla possibile riapertura: dal 15 giugno torneranno le feste di matrimonio, ma per partecipare all’evento servirà il green pass, vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Un giorno da favola, circondati dall’affetto dei propri cari ed amici, ma in totale sicurezza: sarà di nuovo possibile organizzare il giorno più bello della propria vita, rispettando i desideri degli sposi e degli invitati grazie alla Prassi di riferimento UNI/PdR 106 che illustra raccomandazioni e suggerimenti per ridurre il rischio di contagio da Covid 19.

Green pass per gli invitati

Gli invitati dovranno dimostrare di avere in tasca la certificazione verde. In pratica dovranno dimostrare di aver concluso il ciclo vaccinale (due dosi dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca o una di J&J), oppure di essere guariti dall’infezione da nuovo coronavirus con certificato rilasciato dalla Asl o dal medico di base) o di aver effettuato nelle 48 ore precedenti un tampone.

Feste consentite all’esterno e all’interno

Le feste, comprese quelle dopo cerimonie civili e religiose come i matrimoni e le prime comunioni, saranno consentite anche al chiuso, oltre che all’aperto. Sarà il Comitato tecnico scientifico (Cts) a definire il numero massimo di partecipanti per gli eventi all’aperto e per quelli al chiuso. Gli operatori sperano che non siano differenti, perché nel caso di pioggia per un evento programmato all’aperto, un differente numero di persone autorizzate potrebbe, ovviamente, creare disagi.

Per avere un quadro definito della situazione bisognerà attendere il decreto legge che il governo Draghi si appresta a varare in Consiglio dei ministri, ma in generale sarà il Comitato tecnico scientifico a decidere i parametri di sicurezza.

Matrimoni all’estero

All’estero matrimoni ed eventi privati sono già ripresi, con alcune limitazioni temporanee: in Portogallo dal 1° maggio con capienza massima al 50%, in Francia dal 17 maggio con capienza al 35%. In molte regioni spagnole già da giorni e senza limitazioni.

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C’è chi sogna di dirsi “Sì, lo voglio!” durante una calda giornata d’estate e chi invece sogna di farlo in una fredda e nevosa giornata invernale.

Quando si comincia ad organizzare un matrimonio la prima cosa da fare è la scelta del periodo nel quale svolgerlo.

La scelta del periodo ideale nel quale sposarsi dipende molto dai gusti ed esigenze della coppia: chi ama le temperature miti e gradevoli opterà per la primavera o l’autunno mentre chi ama il caldo e desidera un ricevimento all’aperto preferirà l’estate; chi invece ama l’inverno e non ne teme il freddo deciderà di convolare a nozze tra novembre e dicembre, periodo natalizio incluso.

Siete ancora indecisi? Vi proponiamo una utile lista dei vantaggi dei vari periodi in cui è possibile sposarsi in modo che i futuri sposini incerti possano prenderne in considerazione i vari aspetti e poi decidere.

Sposarsi In Primavera

Aprile, Maggio, Giugno sono i mesi preferiti da molti sposi per il giorno più importante della loro vita semplicemente perché inizia a fare più caldo, ma senza calura eccessive, e le giornate sono più soleggiate. Fare un ricevimento di nozze in un giardino in una bella giornata di giugno è quello che in molti desiderano! Il sole consentirà al fotografo di fare scatti con la luce naturale e gli invitati potranno godere del tepore della bella giornata. Inoltre, la stagione primaverile è l’ideale per gli sposi che desiderano un matrimonio green: un filone che potrà seguire tutte le fasi delle nozze, dalla scelta dell’abito e della location, alle decorazioni con fiori, tableau in stile green e, perché no, anche le partecipazioni che si trasformano in una pianta!

Sposarsi In Estate

Molte coppie decidono di sposarsi in estate perché le giornate sono molto più lunghe, fa caldo, e poi, è possibile organizzare un intero ricevimento all’aperto, in un locale con una piscina, con giardino, o con fontane da dove sgorga l’acqua a cascata. Per chi sogna di sposarsi in riva al mare, l’ideale è un resort sul mare con una spiaggia dove il mare tocca il cielo, oltre ad essere molto romantico, ti permette di sfruttare in pieno la zona esterna. Sposarsi in estate significa anche decorazioni a tema: Sabbia, mare, colori vivaci possono essere ad esempio un buon inizio per un tableau estivo.

Sposarsi In Autunno

L’autunno, così come la primavera, offre un clima mite, temperature fresche e una natura che cambia colore e può rappresentare un suggestivo scenario alle proprie nozze e album di matrimonio. Chi opta per l’autunno dovrebbe orientarsi però verso settembre e ottobre (non oltre la metà), in quanto successivamente le temperature tendono a diventare più rigide e il rischio piogge aumenta. Settembre è statisticamente uno dei mesi più gettonati tra coloro che decidono di sposarsi in autunno, un aspetto che potrebbe limitare la disponibilità dei locali e far salire i costi.

Sposarsi In Inverno

Nonostante il clima rigido, sposarsi in inverno può essere una scelta originale e magica, magari facendo coincidere le nozze con il periodo natalizio e, con un po’ di fortuna, con la neve a fare da cornice.

In inverno correremo il rischio di festeggiare con un tempo non propizio, ma se amiamo la neve e tutto il romanticismo che l’avvolge, sarà il momento ideale per coronare il nostro sogno.

A seconda di preferenze, gusti personali e sogni, non esiste un periodo migliore per sposarsi in assoluto; esiste il periodo migliore e ideale per ogni coppia. Per un album di nozze all’altezza della tua cerimonia, scegli Massimo Canfora!